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Come tutti ormai sanno, il mondo dei device mobili è sempre in fermento e, soprattutto, i colossi che producono questo tipo di dispositivi cercano sempre di innovare e creare nuove realtà che possano andare incontro alle esigenze della gente.
Ora è arrivato il momento di Huawei che, con buona pace dei mercati, vuole liberarsi dalla morsa/stampella di Google cercando, almeno così parrebbe anche grazie a rumors che arrivano da The Information, essere al lavoro per creare un sistema operativo di propria produzione.
La certezza, almeno al momento, è che il colosso cinese stia lavorando ad un restiling dell'interfaccia che vada più verso il gradimento dei mercati occidentali, ma il discorso di un proprio ambiente informatico non è campato in aria, soprattutto se si tiene conto del fatto che la multinazionale orientale ha assoldato anche Abigail Brody, direttrice creativa che per anni ha lavorato per Apple alla supervisione di diversi progetti iOS.
Se ricorderete, anche Samsung, con Tizen, aveva già tentato l'impresa che, però, è finita in una bolla di sapone, o almeno così parrebbe.
Cercare di contrastare il mercato di Android ed iOS è impresa titanica, e non lo scopriamo certo noi, ma la domanda che sorge spontanea, in un ambito che sta prendendo una piega un po' schizzofrenica, è:
"Perchè queste entità che hanno al loro soldo super esperti del settore, si avventurano in un terreno così minato?"
A parte il discorso legato al mercato di settore, un'altro aspetto, a noi ovviamente caro, va fatto sulla fruibilità da parte degli utilizzatori di tecnologia assistiva visto che in queste nuove piattaforme di accessibilità non v'è cenno.
Si vedrà quali saranno le scelte che anche Huawei farà e, soprattutto, quale sarà la penetrazione sul mercato di questi device con un nuovo ed ulteriore sistema operativo.
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