Inviato da ilgerone il
Il salone del libro di Torino continua a sfornare news e rumors ed, inevitabilmente, molti dei focus dedicati alla tecnologia puntano l'obiettivo proprio su ciò che l'ecosistema di casa mette a disposizione dei developers.
Si sa benissimo che oltreoceano il mercato dell'editoria digitale fiorisce a livelli incredibili e, di conseguenza, ecco che le ripercussioni arrivano anche dalle nostre parti.
Un articolo di MacityNet ci mette a conoscenza di quelle che sono state le migliori 10 "startup" legate all'editoria digitale e tra queste diverse sono proprio legate all'apprendimento dei bambini in età prescolare...
Le pagine di questo portale incentrano la loro attenzione sul mondo della mela, ovviamente, con tutta l'atttenzione possibile legata all'accessibilità, questo è napalissiano, ma qualche riflessione tesa a frenare un pochino sulla tecnologia sempre e comunque ci sentiamo di doverla fare.
Mentre il discorso apprendimento, pensato per le scuole dalle medie in sù, ci piace e lo vediamo con un senso davvero importante per le nuove generazioni, un paralleo simile come quello che propone JB Lab, invece risulta, ai nostri occhi, un pochino più inquietante:
"JB Lab presenta al Salone Grimm – Grow In MultiMedia, un e-book e un’app per bambini da 0 a 10 anni che racconta una storia ai bambini e interagisce con loro in modo dinamico a seconda delle diverse fase d’età. Grimm, oltre ad essere un e-book è un vero e proprio progetto digitale educativo di avvicinamento alla lettura per l’infanzia, dai neonati all’età scolare, un modello per il futuro dell’apprendimento: l’applicazione dà la possibilità di selezionare la fascia di età e di vedere crescere il libro con le esigenze e le competenze del bambino, affianca e aiuta il bambino nell’evoluzione emotiva e verbale e nell’apprendimento pre-scolare e scolare nella letto‐scrittura attraverso l’uso della fiaba arricchita da effetti grafici e sonori."
Va bene che oggi tutto è 2.0, ma pensare che ci sia già la necessità di "i.t." per un bambino in età neonatale non ci sembra così opportuno dal momento che determinati passaggi, leggasi rapporto con i genitori ad esempio, restano fondamentali e, crediamo, non debbano passare attraverso un touchscreen.
Resta, invece, totalmente auspicabile tutto ciò che, altresì, passa attraverso il digitale e l'interattivo in periodi della vita più adulti, vedi scuola di secondo livello, dove questo ambito può spalancare opportunità inimmaginabili.
Ora resta da vedere quante di queste startup proseguiranno nel loro percorso di sviluppo/crescita dal momento che è noto come queste situazioni riescano a partire, ma fatichino molto a proseguire la loro vita aziendale.
Resta, de facto, una realtà in divenire ed in crescita anche se, nel nostro paese, i ritmi sono ben più blandi che non in altri paesi.
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