Legge sull'equo compenso: firmiamo la petizione per farla annullare!

Non è più una novità che il decreto Franceschini sull'equo compenso stia pesando su tutto ciò che è un dispositivo che consenta l'archiviazione di dati.

Gli aumenti vanno dai pochi euro su di un iPhone 5s da 16gb ai 9 euro per una chiavetta usb e, badate bene, fino a 20 euro per un hard disk!

Tutto questo, secondo la siae, per tutelare il diritto d'autore che, dobbiamo ricordarlo, già viene pagato nell'acquisto di musica, ad esempio, o nel noleggiare un film.
De facto, l'italiano paga ben due volte questo balzello e non regge la teoria che tutto ciò è applicato anche nel resto d'europa.

A corroborare questa nostra affermazione vi invitiamo anche a leggere questo articolo su MacityNet, dove vengono ben specificate le cose anche in merito a come sia veramente la realtà nel resto dell'unione.

Di fronte a questo status di cose, anche la redazione di NvApple.it si sente di caldeggiare la sottoscrizione della petizione indetta da Altro consumo, che vuole raggiungere, almeno, il numero di 35000 firme da poter presentare al TAR per costringere il governo a fare retromarcia di fronte ad una vera e propria oscenità che è sotto gli occhi di tutti!

Per agire in tal senso è sufficente andare su questa pagina e cliccare su firma la petizione, ma l'invito a leggere per intero tutta la pagina stessa è altrettanto forte in maniera da comprendere a pieno quanto sia iniqua, grottesca ed assolutamente assurda una legge che non fa che tutelare gli interessi di un'associazione, la siae, la quale da tempo immemore agisce in tutti i sensi men che meno verso la tutela del diritto d'autore.

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