Inviato da ilgerone il
In questi ultimi giorni si è diffusa in rete, la notizia dell'arrivo del primo virus, WireLurker, che andrebbe a danneggiare quelli che sono i nostri dispositivi mobili.
Ovviamente, con il diffondersi della notizia si sono diramate le più svariate ipotesi e tutti gli utenti, forse in maniera un po' prematura, si sono subito allarmati.
Prima di scrivere sull'argomento, sicuramente pregnante, abbiamo fatto un pochino di ricerche in rete ed ecco, come poteva essere anche plausibile, che la dimensione della cosa viene ben rivalutata.
Sia chiaro, WireLurker non è una bufala, anzi, si tratta realmente di un oggetto malevolo sviluppato per attaccare dispositivi IOS che vengono collegati, via usb, ad un computer Mac, ma ci sono condizioni ben precise perchè avvenga, diciamo così, il contagio.
Per essere più precisi, per correre il rischio di ritrovarci con un ospite indesiderato sul nostro iPhone dobbiamo collegare lo stesso ad un computer Mac sul quale sia installato uno store cinese parallelo a quello di Apple e, il concetto risulta abbastanza lapalissiano, la cosa non è poi così usuale al di fuori del paese orientale...
Va anche detto che la stessa ditta di Cupertino ha già provveduto a bloccare le applicazioni che sono portatrici del virus, come si può leggere in questo articolo del Wall Street Journal, riducendo ulteriormente gli eventuali rischi per le nostre macchine.
Con questo non vogliamo certo dire che bisogna esser leggeri di fronte a quelle che sono le minacce legate a virus e/o malware, ma da qui a pensare che i nostri device sono diventati un colabrodo ce ne passa e ci pareva d'uopo documentarci per fare un po' di chiarezza.
1 Comment
L'ignoranza genera mostri
Inviato da talksina il
Purtroppo l'ignoranza genera mostri. Non tanto quella dell'utente medio, ma quella di chi all'utente medio dovrebbe dare l'informazione. Giornalisti e blogger interessati allo scoop e assolutamente indifferenti a quel che è invece il loro lavoro, ovvero dare informazione più precisa possibile.
Il panettiere può anche non sapere un accidempoli di computer, un giornalista o blogger che si occupa di tecnologia, sapere di come funzionano i computer di cui sta parlando, dovrebbe averlo come prerequisito per lavorare.
Rimane comunque il fatto che per quanto Apple chiudendo i propri sistemi operativi sia probabilmente una delle poche aziende che argina il fenomeno software malevoli, lo argina comunque. Non è sconfitto.