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La firma in autonomia per un non vedente
Tra le varie circostanze nelle quali chi non vede può trovarsi in difficoltà, nel caso sia solo, si può certamente annoverare quella della firma, soprattutto quando si riceve un documento per posta elettronica e le istruzioni richiedono di stamparlo, firmarlo, rieffettuare la scansione e inviarlo al mittente.
è un'operazione che difficilmente un non vedente può effettuare in autonomia, soprattutto perché non può conoscere il punto esatto in cui apporre la propria firma.
L'unica soluzione attuabile è quella di firmare in basso e sperare per il meglio.
Un'eccezione è costituita dai pochi possessori dell'Optacon, uno strumento realizzato negli anni 80 e ora non più sul mercato che permetteva l'esplorazione passo passo del documento.
La soluzione che propongo oggi non è certo definitiva, e voglio sgombrare subito il campo da possibili equivoci, non ci sono ancora metodi automatici che permettano di firmare i documenti standard in completa sicurezza.
Tuttavia a conti fatti, se non altro risulta un pochino più comoda e spero possa essere di utilità a qualche lettore.
L'ispirazione l'ho tratta da un articolo molto ben fatto trovato sulle pagine di Universal Access, dove viene descritta la procedura affinché un non vedente possa firmare in autonomia. Inoltre, mi sono avvalso dell'aiuto di Cristina perché senza qualcuno che sia in grado di vedere ad occhio la posizione della firma si rischia di fornire informazioni errate, e per capire se la funzione in oggetto sia accessibile per ipovedenti.
In questo articolo voglio aggiungere qualche dettaglio ulteriore che potrebbe agevolare gli utilizzatori di VoiceOver, visto che la procedura è sì più comoda rispetto a stampare, firmare, rieffettuare scansione etc, ma non proprio intuitiva.
Cosa possiamo firmare
La situazione più semplice in cui ci possiamo imbattere si viene a creare quando qualcuno ci manda un documento via posta elettronica, rigorosamente pdf, e richiede la firma dello stesso.
Un ottimo esempio è costituito dai moduli sulla privacy o da documenti precompilati a cui manca soltanto la firma da apporre.
Per questo genere di situazioni possiamo utilizzare il nostro iPhone, mentre sconsiglio di servirsi della procedura sottostante per documenti davvero importanti.
Inoltre, se riceviamo un documento in formato Word, è necessario convertire preventivamente il documento in pdf per poterlo firmare.
Firmare in autonomia con iPhone
- Aprire l'app "mail" presente su ogni dispositivo iOs; è importante utilizzare quest'app, in quanto da prove fatte con client di posta alternativi come gMail, non è possibile procedere con la firma.
- Individuare il messaggio di posta che contiene il pdf ed aprirlo.
- Posizionarsi sull'allegato e aprirlo, in questo modo il pdf verrà visualizzato nell'anteprima classica di iPhone.
- Da qui, oltre al classico pulsante "condividi", se ne aggiunge un altro chiamato "modifica". Lo si può trovare partendo dal basso toccando la parte destra o centrale, poco sopra il tasto home. Fate quindi un doppio tap.
- La schermata successiva permette di modificare il documento con vari strumenti, a noi che interessa la firma la troviamo in basso a destra, è l'ultimo pulsante. Per sicurezza, prima di accedere alle opzioni per firmare, posizioniamoci circa al centro dello schermo in corrispondenza del testo del documento pdf, ce ne accorgiamo perché VoiceOver lo legge, ed effettuiamo un flick dal basso verso l'alto con tre dita, in modo da posizionarci il più possibile in fondo al documento. Fatto questo, effettuiamo un doppio tap sul pulsante Firma.
- A questo punto se è la prima volta che viene usata la procedura dovrete inserire una nuova firma. è importante ricordare che la firma va inserita con il telefono tenuto in orizzontale, con il tasto home rivolto verso destra, e ancor più importante, con VoiceOver disattivato; per cui, disattivare Voiceover, girate il telefono e firmate con il vostro dito, poi riattivate il lettore di schermo e tappate sul pulsante "Fine", che si trova ovviamente in basso a destra. Nel caso in cui invece si stia ripetendo la procedura, allora è possibile selezionare la firma eseguita precedentemente oppure aggiungerne una di nuova.
- La vostra firma sarà stata apposta in fondo al documento, purché ci si sia ricordati di spostare il focus il più in basso possibile come consigliato sopra. Diversamente la firma andrà a posizionarsi attorno alla metà del documento. Tappate quindi sul pulsante fine, sempre lui, ed avete concluso la procedura.
Ora l'iPhone genererà un'email di risposta con in allegato il pdf modificato e firmato. Non ci resta che inviarlo, eventualmente modificando il corpo del messaggio.
limitazioni e problemi di accessibilità
La questione più complessa risulta stabilire la posizione della firma.
A dirla tutta, ho effettuato decine di prove e sono riuscito ad individuarla soltanto la prima volta, quando voiceover leggeva chiaramente "firma". Quando accade questo, è valido il consiglio riportato nell'articolo di Universalaccess, nell'effettuare un doppio tap trattenuto e poter spostare la firma a piacimento all'interno del documento. Il problema è che almeno sul mio iPhone6s questo è accaduto solo una volta, per il resto l'elemento non è più stato possibile recuperarlo, sebbene la firma risultasse presente a schermo.
Un'alternativa che ho trovato è quella di basarsi sulle dimensioni del pdf. Se risultano maggiori di quelle originali, allora con tutta probabilità la firma sarà presente. Se si controlla il documento con uno screen reader per pc, la firma non viene rilevata, nemmeno come immagine, per cui dobbiamo giocoforza fidarci del nostro smartphone.
Esiste un altro bug abbastanza importante, purtroppo Voiceover non annuncia le informazioni sulle firme salvate. Se ci si trova nell'elenco delle firme, è certamente possibile selezionarne una, ma la data non viene vocalizzata, al suo posto abbiamo uno sconfortante "null",. Comunque, non credo che qualcuno abbia come hobby collezionare firme su firme. Una volta salvatane una, possiamo usare sempre la stessa.
Infine, a quanto sembra le dimensioni della firma risultano molto più grandi rispetto ai caratteri del documento. Su questo sarebbe però necessario effettuare una prova di stampa per comprendere se si tratta soltanto di un effetto ottico che aiuta ad individuare meglio la firma, o se effettivamente vi è una proporzione non corretta tra il documento e la firma stessa.
Nonostante questi problemi, ritengo che per moduli non di vitale importanza questa procedura possa rivelarsi d'aiuto, sia per risparmiare carta e tempo, sia per una questione di praticità. bisognerebbe approfondire un'ulteriore questione, la funzione di "firma" dei pdf attraverso l'app ufficiale Adobe Acrobat, presente in Appstore. Se qualcuno avrà tempo e voglia di eseguire qualche test, le informazioni verranno inserite anche in questa guida.
Mi raccomando, dato che l'argomento è davvero importante, non esitate a farci sapere le vostre impressioni nei commenti o nel gruppo Facebook.
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