NvApple, iPhone e Mac per non vedenti - testimonianze https://www.nvapple.it/tag/testimonianze it #tedxassisi #backtosimplicity integrazione allo stato puro https://www.nvapple.it/articoli/tedxassisi-backtosimplicity-integrazione-allo-stato-puro <div class="field field-name-body field-type-text-with-summary field-label-hidden view-mode-rss"><div class="field-items"><div class="field-item even"><p>In questo mese di novembre, abbiamo avuto il piacere e l'onore di partecipare a due eventi tedx, ovvero dei convegni organizzati sulla base di TED (technology, entertainment, design), iniziative di portata internazionale finalizzate a divulgare in tutto il mondo nuove idee e progetti.<br /> Io ho partecipato il 5 novembre al <a href="http://www.tedxassisi.com" rel="nofollow">Tedx Assisi</a> e Vincenzo al <a href="http://www.tedxlecce.it" rel="nofollow">tedx Lecce</a> il 7 novembre, rispettivamente con due interventi su tema "back to simplicity" (ritorno alla semplicità) e "revolutionary roads" (strade rivoluzionarie). </p> <h3>Integrazione allo stato puro</h3> <p>Un evento TED, non è incentrato sull'argomento disabilità; che io sappia, ero l'unica persona con disabilità presente in quella sala di Palazzo Monte Frumentario ad Assisi, e mi sono sentita assolutamente accolta in tutti i sensi e i modi, sia dai membri dello staff organizzativo, sia dagli addetti ai media on e off line (social crew), sia dagli altri undici relatori che assieme a me dovevano intervenire nell'evento. Nessun problema, nessun disagio, nessun imbarazzo, si parlava e si scherzava, come se ci si conoscesse da sempre.<br /> L'evento era diviso in quattro aree: </p> <ul> <li><a href="http://www.tedxassisi.com/learning-tedxassisi-speakers/" rel="nofollow">Learning: Apprendimento</a>. tre speaker che si sono espressi sulla tematica, partendo dal metodo Montessori che si occupa dell'infanzia (speaker Raniero Regni), fino ad arrivare alla realtà virtuale (Eugenio "UsuArdo" Vitanza) e all'apprendimento della metodologia in azienda, tramite l'uso, strano a dirsi, dei mattoncini Lego (Speaker: Antonia Colasante).</li> <li><a href="http://www.tedxassisi.com/glocal-tedxassisi-speakers/" rel="nofollow">Glocal, piccoli progetti diventano grandi</a>: Robin Good, personaggio noto in ambiente di web marketing e grande motivatore (lo è stato anche per me quando mi ha tenuto la mano sulla spalla prima e dopo il mio intervento, primo mio discorso in inglese fatto in pubblico). Ha raccontato l'importanza di aiutare gli altri, saper ascoltare, fare le cose con passione, capire quali sono le cose a cui si tiene davvero... condividendo con tutti noi un'esperienza in ospedale; a seguire, Eva De Marco, della startup Orto in tasca, la cui app è recensita anche nel nostro sito, che si propone di portare nelle nostre tasche la possibilità di acquistare e apprezzare prodotti agricoli locali; segue Fabio Zaffagnini, per parlare anche lui di realtà virtuale, è l'uomo che ha portato a Cesena i Foo Fighters!</li> <li><a href="http://www.tedxassisi.com/sharing-tedxassisi-speakers/" rel="nofollow">Sharing: l'importanza della condivisione</a>. Partendo dalla cultura contadina, Sonia Montegiove racconta di come sia importante "tornare alla semplicità" anche in ambito tecnologico, trattando di vari progetti open source, più o meno legati alla pubblica amministrazione; Cristina Rigutto racconta della grande difficoltà presente nel comunicare la scienza nell'ambiente dei social network e come sia importante avvicinare la gente alla scienza per avvicinare la scienza alla gente. Marianna Marcucci invece ha parlato dell'importanza di essere curiosi, di come il digitale può aiutare a riscoprire la cultura (Invasioni digitali).</li> <li><a href="http://www.tedxassisi.com/resilience-speakers-tedxassisi/" rel="nofollow">Resilienza: la capacità di adattarsi</a>: nelle situazioni difficili, cercare di trovare sempre delle opportunità; questa è la macro-area in cui sono intervenuta; partendo dalla mia esperienza personale e dal rapporto non sempre idilliaco con la tecnologia, sono arrivata a parlare del lavoro di recensioni, tutorial, traduzione software e beta-testing di app su NvApple, e di NvRadio. Dopo di che è intervenuto Andrea Tittarelli, che gestisce un'azienda di agricoltura sociale la quale si occupa di inserimento lavorativo di adulti affetti da autismo e, dulcis in fundo, l'esperienza di Leonardo Cenci, affetto da tumore polmonare, che racconta di come uno stile di vita sano e lo sport lo hanno aiutato e stanno aiutando a convivere con la patologia; purtroppo Leo non è potuto essere con noi, perché stava male, ma anche tramite videoconferenza è riuscito ad emozionarci.</li> </ul> <p>L'esperienza del tedx è stata un'opportunità per dimostrare, ancora una volta, come grazie all'uso corretto della tecnologia e al lavoro di squadra, si possono ottenere grandi soddisfazioni e risultati, e soprattutto che l'inclusione non è un'utopia se ci si vuole davvero mettere in gioco; una conquista per me, ma soprattutto per NvApple.</p> </div></div></div><section class="field field-name-field-tags field-type-taxonomy-term-reference field-label-above view-mode-rss"><h2 class="field-label">Tags:&nbsp;</h2><ul class="field-items"><li class="field-item even"><a href="/tag/esperienze">esperienze</a></li><li class="field-item odd"><a href="/tag/testimonianze">testimonianze</a></li><li class="field-item even"><a href="/tag/tedx">tedx</a></li><li class="field-item odd"><a href="/tag/tedxassisi">tedxassisi</a></li><li class="field-item even"><a href="/tag/backtosimplicity">backtosimplicity</a></li><li class="field-item odd"><a href="/tag/notizie">notizie</a></li><li class="field-item even"><a href="/tag/esperienze-personali">esperienze personali</a></li></ul></section> Tue, 10 Nov 2015 17:14:40 +0000 talksina 5074 at https://www.nvapple.it https://www.nvapple.it/articoli/tedxassisi-backtosimplicity-integrazione-allo-stato-puro#comments Testimonianza uso Apple watch: un aiuto ai disabili uditivi https://www.nvapple.it/articoli/testimonianza-uso-apple-watch-un-aiuto-ai-disabili-uditivi <div class="field field-name-body field-type-text-with-summary field-label-hidden view-mode-rss"><div class="field-items"><div class="field-item even"><p>Con l'uscita sul mercato di Apple Watch in alcune nazioni, arrivano già diverse persone con e senza disabilità che lasciano la propria testimonianza dopo un periodo di uso dell'apparecchio: grazie alle sue nuove funzionalità di input e output, tale dispositivo infatti potrebbe essere un aiuto importante per la vita di disabili visivi e uditivi.<br /> Nessuno vuole giocare d'azzardo, sostenendo che "apple watch rivoluzionerà la vita di chi non vede e non sente"; in situazioni così complesse è sempre d'obbligo utilizzare il condizionale, ma ci limitiamo a riportare la testimonianza di Molly Watt, una ragazza con deficit visivi e uditivi a causa di una malattia progressiva, la sindrome di Usher.<br /> Ci teniamo a specificare, però, che l'apple watch non può, da solo, essere di aiuto a una persona totalmente sordocieca, senza l'ausilio del braille, ma le modalità di comunicazione offerte dal taptic engine, ovvero i tocchi e le vibrazioni sul polso, potrebbero aprire la strada a scenari tutt'altro che negativi. </p> <p>Molly ha una disabilità uditiva importante, e ha la vista abbastanza buona dall'occhio destro, indossa due apparecchi acustici e riesce a comunicare oralmente; anche lei, come molti di noi, era scettica sull'apple watch, ma l'ha ordinato quando ha appreso della presenza di un motore di vibrazione sofisticato, che l'ha incuriosita molto.<br /> Con l'aiuto del residuo visivo è riuscita ad abbinare l'apple watch al suo iPhone tramite il pairing da fotocamera, ha impostato le opzioni di accessibilità su zoom, alto contrasto e larghezza del testo, settando l'haptic, ovvero i tap sul polso, con l'intensità più alta. Lo schermo più grande dell'iPhone, l'ha aiutata a impostare le funzioni e le applicazioni che visivamente le davano più problemi, ma alla fine è riuscita ad essere autonoma.<br /> Poiché come già accennato Molly è in grado di parlare, anche siri le è di aiuto, per comunicare con i suoi contatti, e i tocchi sul polso le hanno cambiato la vita: oltre a non perdere più alcuna notifica grazie ai segnali sul polso, per comunicare con altri suoi amici e sua madre che possiedono apple watch, si è creata un codice fatto di tap sul polso, che permettono una comunicazione più rapida: basta poco, ora, per chiedere aiuto in una situazione particolarmente caotica!<br /> Anche in orientamento e mobilità le è di aiuto l'apple watch, specificamente l'app mappe, quando si muove con il suo cane guida.<br /> Ci sono vari segnali anche là, che usano gli haptic (i tap sul polso): a ogni situazione, come una svolta, un incrocio e così via, corrisponde una combinazione di tap.<br /> Lei sta provando anche a usare VoiceOver, che riesce a gestire tramite il suo parziale udito in ambienti silenziosi, ma non in pubblico; la speranza potrebbe, in questo caso, arrivare da apparecchi acustici Bluetooth.<br /> Fonte: <a href="http://www.molly-watt-trust.org/my-apple-watch-after-5-days" rel="nofollow">il blog di molly watt (in lingua inglese)</a>. </p> <p>Esiste però anche una preoccupazione, proprio in merito alle disabilità uditive: la gestione dell'ora.<br /> L'orologio mostra l'ora tramite output visivo e vocale, ma per il momento non sono previsti metodi sostitutivi, come vibrazione e tap sul polso per indicare le ore; e non è nemmeno possibile farlo fare ad app terze, in quanto nella linea guida 10.7 per sviluppare app su apple watch, l'azienda è categorica: tutte le app la cui funzione primaria è mostrare l'ora, verranno rifiutate dallo store.<br /> La ragione potrebbe essere comprensibile per l'estetica: non si vuole permettere totalmente la personalizzazione dell'interfaccia. Scelta discutibile, a maggior ragione perché impedisce anche di usare il taptic engine per aiutare chi non sente!<br /> Si spera che presto l'azienda possa trovare una soluzione al problema, anche segnalandolo in massa all'indirizzo e-mail accessibility chiocciola apple punto com in modo da non negare ai disabili uditivi un aiuto nell'uso essenziale dell'apple watch, ovvero la lettura dell'ora!<br /> Fonte: <a href="https://blindbargains.com/bargains.php?m=12761" rel="nofolloe">Blind bargains - in inglese</a></p> </div></div></div><section class="field field-name-field-tags field-type-taxonomy-term-reference field-label-above view-mode-rss"><h2 class="field-label">Tags:&nbsp;</h2><ul class="field-items"><li class="field-item even"><a href="/tag/testimonianze">testimonianze</a></li><li class="field-item odd"><a href="/tag/disabili-uditivi">disabili uditivi</a></li><li class="field-item even"><a href="/tag/apple-watch">apple watch</a></li><li class="field-item odd"><a href="/tag/accessibilit-prodotti-apple-0">accessibilità prodotti apple</a></li><li class="field-item even"><a href="/tag/apple-non-vedenti">apple non vedenti</a></li></ul></section> Wed, 06 May 2015 15:04:20 +0000 talksina 4840 at https://www.nvapple.it https://www.nvapple.it/articoli/testimonianza-uso-apple-watch-un-aiuto-ai-disabili-uditivi#comments be my eyes testimonianze: esperienze personali https://www.nvapple.it/articoli/be-my-eyes-testimonianze-esperienze-personali <div class="field field-name-body field-type-text-with-summary field-label-hidden view-mode-rss"><div class="field-items"><div class="field-item even"><p>Non per tutti è semplice accettare di convivere, nel quotidiano, con una persona che non vede, specie quando, come in ambienti scolastici o lavorativi, la convivenza non è stata una scelta. Per quanto nella maggioranza dei casi la gente è disponibile ad aiutare, non è giusto assolutamente essere di peso e approfittare dell'altrui disponibilità in ogni momento.<br /> Per fortuna, ora, esiste <a href="http://www.bemyeyes.org">Be my eyes</a>, applicazione iPhone che, grazie alla videoconferenza, ci mette in contatto tramite videoconferenza con delle persone da tutto il mondo disposte a farci da "paio di occhi"; al momento in cui scrivo, la rete di persone vedenti a disposizione ha superato i 25 mila.<br /> Grazie a quest'app, mi sono alleggerita di un disagio che avevo da sempre. Per quanto lavoro nello stesso posto dal 2002 e per quanto non abbia mai trovato persone che mi abbiano negato un aiuto, mi è sempre sembrato di esser di disturbo ai colleghi ogni volta che, in pausa pranzo o caffè, davanti all'inaccessibilità del distributore automatico chiedevo un aiuto.<br /> Vuoi per leggermi il credito o controllare se fosse andata a buon fine la ricarica della chiavetta prepagata, o per farmi dire a quale numero corrispondesse quale bibita o snack, per quanto nessuno mai mi abbia detto no, mi sentivo di rovinare sempre la pausa a qualcuno.<br /> Adesso, questo problema, non sussiste più!<br /> Sono andata davanti al distributore automatico, e ho stabilito una connessione in videoconferenza tramite Be my eyes.<br /> Il sistema ha iniziato a farmi una musichetta di attesa, e dopo poco, ecco rispondere una signora da ... da non so dove, che parlava in inglese. Io mi presento e le chiedo l'aiuto: per cortesia, mi può leggere il credito residuo su questa chiavetta?<br /> Lei mi risponde, guidandomi passo passo in modo che riuscissi a inquadrare adeguatamente con la fotocamera la zona del display sulla macchinetta; e, non appena la ho inserita, lei mi ha detto, 3 euro e 15.<br /> Idem quando le ho chiesto dove stava l'acqua naturale. Del resto, una volta che dici che la parola acqua significa water, mineral e natural in italiano o in inglese cambia poco.<br /> Un'altra esperienza personale positiva, è quella di Gianluca Casalino, il quale trovandosi da solo in albergo, aveva difficoltà a destreggiarsi con un telecomando del televisore, i cui pulsanti erano strutturati in modo leggermente differente rispetto ad altri apparecchi simili. Gianluca ha sfruttato la videoconferenza, e anche in questo caso i volontari sono stati disponibili a fornirgli tutte le indicazioni per inquadrare l'oggetto al meglio, nonché successivamente la collocazione dei tasti del telecomando; in questo modo Gianluca è riuscito a guardarsi in pace la televisione.<br /> La regola fondamentale per l'interazione con questi volontari, è la cortesia. E, soprattutto, venirsi incontro quando si è reciprocamente in difficoltà. Per esempio se si parla con un inglese e si cerca la data di scadenza di qualcosa, gli si spieghi che la parola italiana per "expiry" è "scadenza"<br /> Non si dia mai per scontato che la persona con cui siamo messi in contatto abbia la risposta, istantaneamente, pronta.<br /> E' inoltre da tener bene a mente, che Be my eyes non è un servizio ammazza-tempo e ammazza-solitudine. Chi ha problemi di solitudine, è pregato di usufruire di servizi appositi, come siti di incontri, agenzie matrimoniali, ecc. Ogni persona con difficoltà visive che voglia usare internet per elemosinare contatti, prima di prendere in mano Be my eyes si faccia un bell'esame di coscienza: se un "grazie dell'aiuto" non è mai tempo rubato, ogni "come ti chiami da dove chiami chi sei quanti anni hai vuoi esser mio amico o far l'amore con me", è tempo rubato. Tempo che quel volontario potrebbe invece utilizzare per aiutare qualcun altro con difficoltà da risolvere più grandi delle nostre. Perdendosi in chiacchiere con i volontari, quindi, si negherebbe l'aiuto ad altre persone come noi.<br /> Credo che quest'app sia un ottimo modo, per noi tutti, di imparare: per i vedenti, rendersi conto di quali possano essere le nostre difficoltà; e per noi non vedenti, sia un modo per migliorare a nostra volta le relazioni con gli estranei ai quali potremmo aver necessità di chiedere aiuto.</p> <h3>Altre esperienze personali?</h3> <p>A noi dello staff di NvApple piacerebbe molto che, se qualcuno, non vedente o vedente, abbia avuto ulteriori esperienze sull'applicazione, siano positive o negative, possa scriverle qui nei commenti, in modo da arricchire il bagaglio di utilità e di autonomia che possiamo avere da quest'app.</p> </div></div></div><section class="field field-name-field-tags field-type-taxonomy-term-reference field-label-above view-mode-rss"><h2 class="field-label">Tags:&nbsp;</h2><ul class="field-items"><li class="field-item even"><a href="/tag/be-my-eyes">be my eyes</a></li><li class="field-item odd"><a href="/tag/testimonianze">testimonianze</a></li><li class="field-item even"><a href="/tag/accessibilit">accessibilità</a></li><li class="field-item odd"><a href="/tag/volontariato">volontariato</a></li><li class="field-item even"><a href="/tag/esperienza-personale">esperienza personale</a></li><li class="field-item odd"><a href="/tag/distributori">distributori</a></li><li class="field-item even"><a href="/tag/display">display</a></li></ul></section> Sat, 17 Jan 2015 17:18:57 +0000 talksina 4649 at https://www.nvapple.it https://www.nvapple.it/articoli/be-my-eyes-testimonianze-esperienze-personali#comments iPhone 6 plus impressioni a caldo https://www.nvapple.it/articoli/iphone-6-plus-impressioni-caldo <div class="field field-name-body field-type-text-with-summary field-label-hidden view-mode-rss"><div class="field-items"><div class="field-item even"><p>Premessa: questo articolo si basa soltanto su un'esperienza personale, non deve essere in alcun modo utilizzato come dato oggettivo per documentare la validità o meno del prodotto.<br /> Si parla di iPhone 6 plus, il modello più grande dello smartphone <a href="http://www.apple.it">Apple</a>, uscito in Italia il 26 settembre 2014. </p> <h3>Prime impressioni: tenerlo in mano</h3> <p>L'apparecchio è molto più largo dei suoi predecessori, senz'altro, ma a tenerlo in mano è davvero agevole e leggerissimo. Si può dire che, più che chiamarlo smartphone, mi sentirei di chiamarlo PDA, come si diceva una volta parlando di quei piccoli computer con modulo telefonico. Apparentemente sembra un padellone, ma anche per telefonare non è così scomodo come sembra. Anche a tenerlo sull'orecchio, il mio timore iniziale era quello che mi spostassi con il volto, e che attivassi automaticamente il viva voce ... invece no. Il ricevitore del telefono, evidentemente, è messo in modo tale che ciò non accada. </p> <h3>iPhone 6 plus non è un iPad!</h3> <p>Quando ho preso in considerazione l'idea di iPhone 6 plus, la prima cosa che ho pensato è stata: Ora avrò tutto in una macchina sola, iPad diventerà una versione larga e mutilata della stessa macchina.<br /> Congetture.<br /> Mi basavo sul fatto che iPhone 6 plus ha due modalità: tenendolo in orizzontale, la schermata si divide in due come fosse l'iPad, per cui, per esempio a sinistra nelle impostazioni si ha tutte le categorie. uso in aereo, wi-fi, ecc ... mentre a destra si hanno i sottomenu. Su generali per esempio si ha info, accessibilità, aggiornamento software, ecc. E in una mail lo stesso: a sinistra c'è l'elenco delle mail presenti in una specifica casella, e a destra il testo del messaggio.<br /> Mentre, in modalità verticale, si comporta come si comporterebbe un normalissimo iPhone di dimensioni minori e a cui siamo tutti abituati.</p> <p>Ecco, su queste basi mi sono creata delle congetture: anche il servizio radio Spotify music, funzionerà così! Se giro il telefono avrò gli stessi privilegi dell'iPad, per esempio possibilità illimitate di saltare al brano successivo, possibilità di ascoltare un singolo brano subito dopo che lo si è cercato nel motore di ricerca ...<br /> Nulla di tutto questo.<br /> Le applicazioni per iPad, almeno per il momento, sembrano non funzionare con iPhone 6 plus. E quindi anche i servizi, come spotify e sky go, si regolano di conseguenza, comportandosi con questa macchina fornendo le possibilità che offrono a dispositivi di minore dimensione.<br /> "iPhone 6 plus non è un iPad", vale anche per la cover.<br /> Possiedo una cover magnetica, fatta a libro. Il PDA, tenendolo in mano, coperto da questa custodia pare quasi una normalissima agenda di carta. Però, mentre iPad e iPad mini possiedono le cosiddette smart cover, che appena si aprono lo schermo si sblocca, per ribloccarsi una volta chiuse, iPhone 6 plus non ha questa caratteristica, pertanto, anche con una cover del genere, occorre bloccare e sbloccare il telefono a mano, usando l'interruttore. </p> <h3>La batteria è uno spettacolo</h3> <p>La batteria è uno spettacolo: nel momento in cui sto scrivendo sono le 6 e un quarto del 21 di ottobre. E la batteria del telefono è al 79% nonostante l'abbia utilizzato abbastanza intensivamente in giornata, tra note vocali in whatsapp, messaggi sms, e anche un paio di telefonate abbastanza lunghe. Tenda schermo attiva e luminosità allo zero percento.<br /> Il 4s, in queste condizioni, a fine giornata si scarica.<br /> Rimane però da dire, che se non si sta attenti a tenerlo bloccato quando non lo si utilizza, chiaramente avendo un processore veloce e che chiede parecchia energia, rischia di consumarsi a oltranza.<br /> Rimane, ora, da vedere come funzionerà con bluetooth e gps acceso.<br /> Queste sono le prime impressioni. Andando avanti con l'utilizzo, avremo modo di discutere ulteriormente sui pro e contro di questa macchina. </p> </div></div></div><section class="field field-name-field-tags field-type-taxonomy-term-reference field-label-above view-mode-rss"><h2 class="field-label">Tags:&nbsp;</h2><ul class="field-items"><li class="field-item even"><a href="/tag/iphone">iPhone</a></li><li class="field-item odd"><a href="/tag/accessibilit">accessibilità</a></li><li class="field-item even"><a href="/tag/voiceover">VoiceOver</a></li><li class="field-item odd"><a href="/tag/ipad">ipad</a></li><li class="field-item even"><a href="/tag/testimonianze">testimonianze</a></li><li class="field-item odd"><a href="/tag/impressioni">impressioni</a></li><li class="field-item even"><a href="/tag/recensioni-prodotti">recensioni prodotti</a></li><li class="field-item odd"><a href="/tag/apple">apple</a></li></ul></section> Tue, 21 Oct 2014 16:09:53 +0000 talksina 4514 at https://www.nvapple.it https://www.nvapple.it/articoli/iphone-6-plus-impressioni-caldo#comments