Apple HomePod: configurazione e gesti con VoiceOver

HomePod, lo speaker intelligente di apple, è uscito in America, Australia e Regno Unito il 9 febbraio 2018. Come anticipato già in diverse fonti più o meno ufficiali, HomePod ha al proprio interno alcune funzioni di accessibilità, incluso VoiceOver, per facilitarne l'utilizzo a chi ha disabilità visive o motorie. Poiché questo speaker servirà non solo come impianto audio ma anche per gestire la propria abitazione domotica grazie a siri e Homekit, la prima configurazione si effettua tramite l'app Casa.

HomePod: prima configurazione

Per poter configurare un HomePod, i pre-requisiti sono:

  • iOS 11.2.5 o superiori, con app musica e app casa installate
  • aver effettuato l'accesso al proprio ID apple, con l'autenticazione a due fattori, e il portachiavi iCloud, entrambi attivi
  • il dispositivo, iPhone o iPad, da cui si configura HomePod, deve avere bluetooth attivo ed essere collegato alla rete wi-fi di casa
  • per la prima configurazione, HomePod deve essere poggiato su uno spazio libero, con 20 centimetri di vuoto in tutte le quattro direzioni in modo che lui possa dirigere il microfono e ottimizzare la musica a seconda della stanza

Una volta attaccato HomePod all'elettricità, emetterà un suono; da qui, si dovrà sbloccare il dispositivo iOS da cui far partire la configurazione, e avvicinarlo all'home pod, in modo che inizi la procedura di setup.
Sul telefono o tablet comparirà un tasto setup, da premere per andare avanti.
Dal telefono poi si selezionerà il nome della stanza in cui si trova HomePod, tra quelle proposte, e si dovranno abilitare tutte le impostazioni e le richieste personali, premendo poi su Trasferisci impostazioni. HomePod prenderà tutti i settaggi della wi-fi, ID apple, siri, AppleMusic, e perfino VoiceOver! La sintesi vocale che gestisce il software di HomePod, finito di trasferire i dati, si attiverà automaticamente sulla cassa.
Successivamente, Siri inizierà a illustrarci il suo funzionamento.
HomePod, si gestisce e configura dall'app Casa, usando un doppio tap lungo, o un 3D touch sui dispositivi compatibili, sull'icona dell'homepod.

Utilizzo di VoiceOver su HomePod

Se VoiceOver è abilitato sul dispositivo che si sta usando per configurarlo, HomePod attiverà il suo automaticamente; altrimenti, dall'app casa, 3D touch su HomePod, poi dettagli, poi accessibilità, e VoiceOver.
Le impostazioni da configurare non sono molte, su homepod; si potrà cambiare la velocità del parlato, il time-out del doppio tocco, ovvero quanto tempo deve passare tra un tocco e l'altro per attivare il controllo, e l'attenuazione audio, ovvero la possibilità di abbassare la musica quando voiceOver parla.

I gesti di VoiceOver sull'homepod

  • Tocco singolo o scorri con il dito: seleziona il controllo che si sta toccando, e lo legge (uguale al gesto di iOS)
  • doppio tocco: attiva il controllo selezionato. Se non è selezionato alcun controllo, il doppio tap farà play-pausa.
  • doppio tocco col secondo trattenuto, quando si seleziona il controllo aumenta, o diminuisci, volume: alza o abbassa il volume in modo continuato fino a che non si alza il dito
  • doppio tap col secondo trattenuto sul tasto play-pausa: attiva siri. Oppure, si può semplicemente dire Ehi, siri.
  • Triplo tap: salta brano corrente e vai al brano successivo
  • quadruplo tap mentre si ascolta una playlist o album: vai al brano precedente

Regolazione tocco

L'homepod, al suo interno, sempre attivabile tramite l'app Casa, contiene una ulteriore impostazione di accessibilità che si chiama Regolazione tocco (in inglese Touch accommodation).
Questa funzione è per le persone con disabilità motoria: si può decidere quanto deve durare la pressione, quanto tempo deve passare tra il singolo tocco e l'azione, o scegliere di ignorare i tocchi ripetuti (molto importante in caso di tremori), oppure per chi tende a scorrere anziché toccare, si può stabilire che il controllo venga attivato all'inizio o alla fine dello scorrimento con il dito (queste impostazioni, se attivate sull'iPhone, verranno trasferite automaticamente durante la prima configurazione dell'homepod).

Conclusioni

Dalle prime informazioni ottenute da chi già possiede HomePod, sinceramente, non trovo in questo momento l'HomePod un dispositivo che valga la pena avere. A meno che non si abbiano tanti dispositivi domotici con HomeKit in giro per casa, e che necessitino essere gestiti anche da fuori grazie al gateway che HomePod propone, questo speaker non offre grosse opportunità di gestione: mi sarei aspettata un'interfaccia software migliore, con la possibilità di saltare brano avanti e brano indietro con scorrimento a destra e sinistra, volume su volume giù con il flick in alto e in basso, gesture eventualmente attivabili dalle impostazioni, o una modalità rotore.
Mi sarei aspettata una migliore integrazione con AppleMusic, per esempio la possibilità di far dire a VoiceOver (o alla sintesi vocale interna, in genere) il brano in riproduzione come se fosse una specie di radio magari nelle varie lingue a seconda del brano inglese o altra lingua, possibilità di mettere i Mi piace o non mi piace ai brani, creare selezioni musicali (quelle che sull'app musica si chiamano radio), una maggiore interazione anche con applicazioni di terze parti, per le quali è solo possibile un'interazione passiva a quanto pare: attivi airplay e via; e in più, non supporta -per il momento- i dispositivi di altre marche, per cui se io sono un utente abbonato ad apple music e ho un android, non posso utilizzarlo, e neanche configurare homepod, se è per quello.
Per cui, sarà un prodotto immaturo, ma fino a che è così incompleto, i 400, 500 euro che sarà, preferirei averli in tasca.

Fonti

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