Telegram e accessibilità: cosa attualmente funziona e cosa no

Come apparso recentemente su molti siti specializzati ed anche in un nostro precedente articolo, il popolare software di messaggistica istantanea Telegram, sta facendo passi in avanti verso l’accessibilità ai programmi di lettura schermo che sono utilizzati da persone non vedenti e ipovedenti. I siti in questione e tantissimi utenti, vanno sbandierando la cosa come un passo epocale ed in effetti, per come risultava prima il programma, adesso la situazione sta lentamente cambiando. Il fatto è che al momento, almeno su piattaforma iOS di Apple, la situazione è decente ma ancora non da lodare come perfettamente accessibile. Con questo piccolo articolo, voglio descrivervi lo stato dell’arte riguardo l’accessibilità di Telegram sia su piattaforma iOS che su sistemi basati su Android di Google. In questo modo, potrete fare una più ampia valutazione rispetto alla possibilità di provare o meno il programma. Chiaramente gli aggiornamenti del software si susseguiranno e queste informazioni, con il tempo, potranno risultare obsolete ma alla data della pubblicazione di questo articolo, la situazione reale è quella che vi andrò a descrivere.

Cosa è Telegram?

Prima di affrontare i problemi dell’accessibilità, vale la pena di chiarire ai pochi che non lo sapessero, cosa fa Telegram. Si tratta di un programma di messaggistica istantanea, del tutto simile al famosissimo Wattsapp. Tuttavia, le differenze sono molte che, per certi versi, lo rendono decisamente differente. Prima di tutto, è possibile utilizzare il proprio account su più dispositivi contemporaneamente mentre con l’altro programma, non è possibile avere la stessa utenza su più dispositivi diversi a meno di utilizzare Wattsapp web ma ogni volta occorre risincronizzare l’applicazione con il proprio browser web. Con Telegram, basta inserire il proprio account in tutti i dispositivi di nostro possesso ed automaticamente tutti i messaggi saranno visualizzati contemporaneamente su tutti gli smartphone dove abbiamo installato l’applicazione. Un’altra prerogativa di Telegram è la sicurezza delle conversazioni, infatti si possono creare delle chat segrete con la possibilità di farle autodistruggere dopo un tempo prestabilito. Un’altra possibilità di Telegram è quella di poter essere utilizzato anche su computer accedendo al sito internet relativo ed inserendo le proprie credenziali usate sui nostri smartphone o tablet. Chiaramente ci sarebbe molto altro da dire ma io ed il team ci siamo sempre riproposti di fare un tutorial apposito ma solamente quando il programma sarà pienamente accessibile, senza nessuna eccezione.

L’accessibilità attuale nella versione per dispositivi Apple

Da un paio di versioni, il programma Telegram ha iniziato ad implementare poco a poco l’accessibilità con lo screen reader VoiceOver, presente nei dispositivi mobili di Apple. Se nella primissima versione si poteva solo a malapena leggere e scrivere messaggi di testo, nel suo ultimo aggiornamento sono stati resi possibili altri utilizzi come i messaggi vocali e l’invio di media anche se quest’ultima possibilità è fortemente limitata. Qui sotto, riporto tutte quelle che ad oggi sono le maggiori criticità nell’utilizzo del programma attraverso VoiceOver.

  • Non è possibile cancellare le chat esistenti
  • Moltissimi pulsanti non sono etichettati e rendono difficoltoso utilizzare la maggior parte delle funzioni di Telegram
  • Le indicazioni di stato di un messaggio, letto / inviato, sono in inglese
  • Nell’elenco delle chat, non viene evidenziata la tipologia di messaggi presenti, esempio chat segreta o canale. In questo modo tutte le conversazioni risulteranno uguali
  • I pulsanti per l’invio di messaggi sia vocali che testuali in una chat sono etichettati in inglese
  • Ad oggi, almeno io non ci sono riuscito, non risulta possibile iscriversi ai canali utilizzando VoiceOver>/li>
  • I gesti standard di VoiceOver per tornare alla schermata precedente non funzionano ed in alcune parti dell’applicazione è impossibile tornare indietro
  • La schermata per l’invio di foto o video risulta complessa da gestire e le foto non mostrano i tag standard di sistema per l’individuazione delle informazioni utili a capirne la provenienza e moltissimi pulsanti non sono etichettati
  • Lo scorrimento dei messaggi all’interno di una chat non è fluido e spesso risulta complicato trovare il messaggio che ci interessa
  • Nella schermata principale i pulsanti per cambiare fra chat, contatti, chiamate ed impostazioni non sono identificati come schede e risultano poco semplici da individuare senza fare il gesto del flick
  • Al momento, in nessuna parte dell’app non sono state previste azioni da eseguire con il rotore di VoiceOver

Da questo elenco si può comprendere come il lavoro da svolgere in ambito iOS in fatto di accessibilità sia ancora molto. Chiaramente, siamo agli inizi e confidiamo in sviluppi ulteriori che non mancheremo di segnalarvi. In ogni caso, se al momento la vostra unica esigenza è quella di messaggiare testualmente e vocalmente, potete provare ad utilizzarlo ma se quello che volete è fare qualche cosina in più come seguire canali o inviare foto e video, forse è ancora il caso di aspettare.

L’accessibilità attuale nella versione per dispositivi Android

Se per i possessori di dispositivi Apple le cose da fare a livello di accessibilità sono ancora parecchie, nel mondo Android la situazione è decisamente molto ma molto più rosea. Fino ad oggi, chi possedeva un dispositivo dotato del sistema di Google, in qualche modo poteva utilizzare Telegram con applicazioni sviluppate appositamente per non vedenti. Sebbene personalmente sono contrario all’utilizzo ed allo sviluppo di applicazioni speciali, in questo caso la cosa era necessaria, in quanto l’applicazione principale fino ad oggi era anche qui completamente inaccessibile ai software di lettura dello schermo come Talkback o l’assistente vocale di Samsung. Io stesso ne ho acquistata una, in quanto ero curioso di provare questo software di messaggistica e fino ad oggi l’ho apprezzata ed anche sostenuta. Ma finalmente, da pochissimi giorni, tale app non è più necessaria in quanto nella versione Android di Telegram la musica è completamente cambiata. Infatti, qui le cose sono ottimamente implementate. Praticamente tutti i bottoni sono etichettati, si può agire sull’elenco delle chat per eliminarle, fissarle in alto o cancellarne la cronologia, è semplice inviare contenuti multimediali tipo foto o video, registrare messaggi vocali ed iscriversi e seguire facilmente i canali. L’unico bug di accessibilità che per adesso ho incontrato, è l’impossibilità di gestire la finestra per impostare un timer per l’autodistruzione di una chat segreta. Dopo aver visto l’accessibilità su Android, ho subito rimosso l’applicazione speciale e adesso utilizzo sul mio smartphone Android la versione standard di Telegram con molta soddisfazione. Chiaramente anche qui si potrà fare ancora qualche cosa per migliorare le cose ma già in questo modo si potrebbe tranquillamente avventurarsi nella prova dell’applicazione ufficiale. Altra nota negativa, al momento l’accessibilità è disponibile solo utilizzando lo screen reader Talkback. Chi avesse uno smartphone Samsung che di base propone il proprio assistente vocale, se vorrà utilizzare Telegram, dovrà prima installare lo screen reader Talkback che su tali terminali non è installato per default. In ogni caso, i possessori di apparati Samsung potranno verificare cosa hanno a bordo come lettore di schermo, consultando la sezione accessibilità o accesso facilitato, dipende dal modello in possesso, dove chiaramente ci sarà la dicitura Assistente vocale o Talkback.

Conclusioni

Per concludere la carrellata circa l’accessibilità di Telegram, voglio ribadire che quanto scritto in questo articolo non è e non vuol essere un’opera denigratoria nei confronti del programma ne degli sviluppatori che, finalmente, si sono decisi a metter mano anche all’accessibilità ma vuol semplicemente fare chiarezza circa lo stato attuale delle cose, affinchè si sappia a cosa andiamo in contro in caso di installazione sui propri dispositivi. Come sempre, noi dello staff terremo d’occhio gli sviluppi e non mancheremo di darvene conto in queste pagine. E voi cosa farete? Avrete voglia di cimentarvi nell’utilizzo di Telegram? Fatecelo sapere nei commenti!

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