Tecno marzo 2018 prima parte

sottotitolo: 

Amadeus - taglia copia incolla, presentazione di Google Home Mini
Vainer Broccoli continua il suo corso su Amadeus, proponendo la seconda puntata che vertirà sul montaggio audio, più precisamente sul taglia-copia-incolla, in tutte le sfaccettature possibili che il programma mette a disposizione. Alessio Lenzi poi ci porta a conoscere il nuovo prodotto di casa Google, ossia Google Home, l'altoparlante intelligente che funziona a comandi vocali. Ne impareremo le caratteristiche principali, ascolteremo l'installazione e naturalmente i vari campi nei quali è possibile servirsi della nostra voce.

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Ciao! Di nuovo su questo argomento: Credete normale un podcast de 71 minuti con 2 temi cosi diversi? Non è molto più pratico fare una puntata a tema?
Grazzie!

Ciao Alessio, volevo avere

Ciao Alessio, volevo avere una piccola delucidazione su Google Home: si riesce a chiedergli, ad esempio, di mettere la sveglia ad una certa ora e, in contemporanea, dicendogli di associare la sveglia, poniamo caso, a Radio 105? Cioè, si può chiedergli di svegliarci alle otto con Radio 105? E poi, si possocom’è l’equalizzazione? È possibile regolarla? E infine, secondo te, Google Home, quindi non il Mini, ha una qualità migliore del Play 5 di Sonos, o non ci sono paragoni? Secondo te, e poi concludo, implementerà un giorno Apple Music, o la vedi dura? Grazie e complimenti.

Perdonami gli errori di

Perdonami gli errori di battitura, non voluti.

Sarebbe molto bello se, un

Sarebbe molto bello se, un giorno, riuscissi a fare un podcast bello corposo sull’S9 della Samsung, magari suddividendolo in più parti; come mi piacerebbe, sviluppo davvero indispensabile di Siri permettendo, che facessi un podcast su HomePod, se arriverà in Italia e, soprattutto, se fosse degno di un podcast serio, considerato lo stato estremamente arretrato di Siri.

Ho notato questa povertà dell

Ho notato questa povertà dell’assistente Apple proprio ieri sera, ascoltando la presentazione molto interessante da te fatta su Google Home. Google assistant è anni luce avanti a Siri, e mi dispiace, perché solitamente la casa di Cupertino è sempre al top. Staremo a vedere, comunque.

apple sempre al top? Poco più che un luogo comune

in questo caso, che apple sia "sempre al top", è poco più che un luogo comune, diciamo uno slogan, per essere morbidi.
Siri è nato nel 2011, Google assistant sarà anche nato un po' dopo, ma google rispetto ad apple ha una maggior esperienza sul campo della ricerca, delle domande e risposte, dei servizi informativi e di consultazione per cui sicuramente ha dentro le persone giuste, da più anni. Non dimentichiamolo. In più ha una maggiore versatilità nei servizi, apple è sempre rimasta negli anni un ecosistema chiuso che fino a quando si trattava di un prodotto di nicchia, aveva anche il suo perché; adesso in molti settori, la concorrenza le sta facendo le scarpe. Per cui, stanno cercando di migliorare siri assumendo altre persone e a loro dire il meglio deve ancora arrivare, ma è sempre e comunque un recinto chiuso quando il toro è già uscito da un pezzo e se questo miglioramento non sarà fattivo, il mio timore è che il loro rimarrà un prodotto di nicchia con tanto marketing.
Sull'accessibilità, voglio dire lato VoiceOver, sono i primi ad averlo implementato ma secondo me stanno giocando un po' troppo su questo essere i primi, e si stanno un po' sedendo. Spero e mi auguro che ci sarà nel tempo un rinnovamento, perché se android al momento non è all'altezza, non è mica detto che la situazione rimanga sempre così.
Io sono anni che ci lavoro in mezzo a questa cosa, e nell'ultimo anno sto più dentro l'ambito ricerca e sviluppo, anche se più nel lato divulgativo. E l'odore di innovazione, ultimamente, sta arrivando soprattutto da microsoft e da google. Poi sarà da vedere quanto, nei fatti, sarà concentrata nel tempo.
Per adesso l'unico che può darci le risposte è proprio il tempo.

Quello che dici è vero. Se

Quello che dici è vero. Se dicono che il meglio di Siri deve ancora venire, dovrebbero fare tantissima strada. Sul lato accessibilità, l’anno scorso ho voluto fare l’azzardo di provare un S8, perciò parliamo di Galaxy, il meglio di Android. Ho trovato il sistema ancora molto acerbo, rispetto a VoiceOver, anche se la volontà c’è tutta. Non lo so, francamente, se qualcuno riuscirà a soppiantare VoiceOver, la vedo difficile. È vero che sull’S8, e presumo anche sull’S9, ci sono le gesture per l’accessibilità, ma, ad esempio, si sente la mancanza di un rotore, e - ma forse scrivo così per questione di abitudine -, spesso mi capitava, con l’S8, di non sapere bene dove mi trovassi, e di non sapere, ad esempio, gestire le notifiche. Poi, comunque, non si sa mai, e se doveste, un giorno, fare uno o più podcast ad esempio sul Galaxy S9, lo ascolterò molto volentieri. Credo, dimmi se sbaglio, infatti, che una delle poche case che si appoggiano su Android da considerare quasi alla stregua di un iPhone, sia proprio Samsung.

Se devo fare una critica ad

Se devo fare una critica ad Apple, è quella, sulliPhone x, che ho, di non avere lasciato, accanto al FaceId, il vecchio TouchId, che trovo ancora più immediato, anche se con il Face, a forza di prove, ci fai l’abitudine, benché il Touch sia stato più comodo e pratico.
Poi, ci sarebbe il discorso HomePod: possibile che Apple, considerato lo stato primitivo di Siri, abbia commesso questo errore da principiante? Dov’è finito lo spirito innovativo di Steve Jobs? Uno dei pochi prodotti davvero azzeccati, a mio modestissimo parere, di Apple, sono gli AirPods, comodissimi, anche in ufficio, nei tempi morti, tra una telefonata e l’altra, per non farsi...sgamare...scherzo, naturalmente, ma non troppo...

Ultima considerazione. Ho

Ultima considerazione. Ho voluto, a suo tempo, provare gli antagonisti dei Sonos, cioè i Bose SoundTouch 30. Belli, bellissimi, suono avvolgente, ok. Domanda: perché, e qui mi verrebbe da nominare qualche divinità pagana, l’app per gestirli, con il loro multiroom e tutto, non è buona dal punto di vista dell’accessibilità, e ci sono tanti vuoti? Perché un prodotto che costa tanti euro non può essere gestito come meriterebbe, anche da chi non vede? Perché l’app della Sonos è completamente accessibile, mentre quella dei Bose, Bose Soundtouch, non lo è? Non fa rabbia, tutto questo? Mica sono prodotti che costano dieci euro...perché Sonos lo puoi tranquillamente gestire da iPhone, mentre un Bose ti dà tanti problemi? Boh. Peccato. Infatti, negli aggiornamenti dell’app di Bose, non si fa mai, dico, mai, riferimento a VoiceOver o all’accessibilità. Con i Sonos, nessunissima difficoltà. E questo era quanto. Adesso chiudo e mi scuso dei miei sproloqui.