airport extreme

Apple airport extreme è un accessorio di rete con diverse funzionalità sia per principianti sia per utenti esperti.
Consente infatti di estendere la propria rete wi-fi domestica, creare una nuova rete wi-fi con la quale navigare in internet collegando fisicamente l'accessorio a un router tramite cavo di rete, mettere in condivisione scanner e stampanti e, grazie alla porta USB sul retro), si può collegare all'extreme un hard disk fisso o portatile di qualsiasi capienza, con cui diventa un'ottima periferica di archiviazione per i dati personali, messi automaticamente in condivisione nella rete a cui airport extreme è collegata.
In più, per chi possiede un computer mac, grazie alla funzione "time machine" integrata nel computer stesso, airport extreme costituisce una maniera ottimale di salvare il backup del proprio computer che a seconda di come è impostata la time machine, viene eseguito automaticamente. Ottimo modo di rimettersi in piedi, informaticamente, anche dopo gravi inconvenienti di perdita di dati.

NOTA:

per poter essere rilevato da time machine, una volta formattato il disco da usare per il backup in formato journaled (standard per il mac), è necessario copiare un file all'interno del disco stesso. anche un testo di piccole dimensioni. altrimenti la time machine non è in grado di rilevarlo.

Caratteristiche dell'accessorio

Gli airport extreme usciti nel 2013, hanno la forma di una piccola torre. Sul retro, partendo dal basso, si trovano i vari connettori: alimentatore, porta WAN (ovvero quella che permette di collegare fisicamente l'extreme a un router per permetterle di navigare in internet), la porta USB, che serve per collegare scanner stampanti o un disco fisso, e poi 3 porte ethernet messe in fila verticalmente.
La porta WAN è uguale identica a una porta ethernet, per cui per distinguerla basta sapere che è quella che si trova in mezzo tra l'alimentazione e la porta USB.
Le basi airport extreme prima del 2013 invece erano fatte in modo diverso: piatte, e non a torre. E sul retro le porte erano così disposte: corrente, USB, WAN, ethernet, ethernet, ethernet. Per cui al tatto sembrava che fossero 4 porte ethernet e, a meno di non aver saputo prima che la WAN era quella che veniva subito dopo la USB, era facile dire, una porta vale l'altra, e ritrovarsi poi con una base che non navigava.
In prossimità del cavo di alimentazione c'è un piccolo foro rotondo in cui, se inserito uno stuzzicadente od oggetto a punta, si può resettare la base extreme per riportarla alle impostazioni di fabbrica.

La configurazione

Per configurare questo accessorio si usa un software, nativo sui mac e scaricabile per windows, chiamato Utility Airport. La configurazione non è difficile, nel senso che senza avere troppe competenze in materia di sistemi di rete e sicurezza, si può tranquillamente rendere l'accessorio operativo in pochi minuti, il disco fisso da collegare all'extreme invece va formattato a parte. Per poterne usare tutte le funzionalità è opportuno formattarlo in journaled, ovvero il formato standard per mac. Si può attivare o disattivare la condivisione documenti, o le stampanti, oppure gestire la propria rete wifi principale o rete ospiti, utile quest'ultima nel caso in cui si sia a casa e si abbiano degli estranei ospiti a cui a noi non comoda dare la password wi-fi principale per navigare in internet.

Nota 1:

i documenti condivisi con airport extreme, a seconda della configurazione, possono essere letti dai computer mac e windows, e da iPhone/iPad o altri dispositivi tramite applicazioni che danno la possibilità di leggere risorse nella rete locale.

nota 2:

airport extreme può leggere hard disk e chiavette USB collegate alla porta USB sul retro, a patto che siano formattati in journaled (formato standard per i dischi su mac) o in fat32 (vecchio formato per i vecchi sistemi operativi). Altri sistemi, come NTFS ovvero quelli dei sistemi windows moderni, non sono accettati. Di contro, Windows può leggere e scrivere nelle risorse condivise su extreme, senza avere driver eccezionali per leggere i dischi del mac. A patto che windows abbia i permessi ovviamente di lettura e scrittura su quella sede.

Nota 3:

il reset alle impostazioni di fabbrica, non inizializza il disco USB collegato all'extreme. Si limita solo a cancellare le impostazioni di rete, di condivisione, il nome assegnato all'accessorio o le varie password. L'inizializzazione del disco va fatta solo da utility disco, nel caso si abbia un mac.

Nota 4:

se si possiede una stampante condivisa e si vuole usare l'extreme anche come macchina per i backup automatici, è opportuno provare a collegare alla USB un hub (moltiplicatore di porte) meglio se alimentato, al quale poi si attacca su una porta il disco e sull'altra la stampante.
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